Pistoia invisibile
(giocando con Calvino)
Il viaggiatore che vi giunge stanco e affaticato noterà forse un tombino intasato, mattoni crepati da erbacce, sprazzi di bianchi e verdi alternati. La sua mente registrerà confusamente una città nuova nella lista delle tante visitate, senza nome o stemma o personalità o storia, atomo di cemento espanso, uguale in ogni sua limitata manifestazione.
Oppure, rinfocillato da una bevanda calda e un buon pasto, senza fretta e a testa alta, la sua visione si amplierà ad una via una tomba una torre una battaglia, vestigia di antica congiura; vedrà grossi, soldateschi bastioni, simboli di dominio, e non per difesa, di figli di signori passati. Ammirerà una piazza con chiese palazzi torri stili funzioni diversi e univoci, l’identità di quel piccolo atomo. E camminando e osservando e imparando a viaggiare, continuerà nel ricomporre dettagli in un panorama, tessere in un puzzle, lettere in un nome, o cosa, o città.
(improvvisando su “Le città invisibili”, tanti anni fa…)
Output by Album at 13:07:42 | 12:58:27