Credo sia abbastanza scontato, ma ci tengo a una precisazione.
Non tutto, di ciò che troverete qua, riflette quel che penso, le mie idee, la persona che ho scelto di essere. Là dove, come nel primo racconto, era utile una personalità, in giudizi e azioni, molto diversa dalla mia, be’… ho tentato un’immedesimazione. Che, qui e là, ancora mi mette a disagio. Ed è bizzarro come, pur preferendo nelle letture l’umorismo o la spensierata fantasia, raramente riesca a scriverne, come nel secondo racconto, di gran lunga quello che rileggo più volentieri.
Racconti recenti
Pistoia invisibile (giocando con Calvino)
Il viaggiatore che vi giunge stanco e affaticato noterà forse un tombino intasato, mattoni crepati da erbacce, sprazzi di bianchi e verdi alternati. La sua mente registrerà confusamente una città nuova nella lista delle tante visitate, senza nome o stemma o personalità o storia, atomo di cemento espanso, uguale in ogni sua limitata manifestazione.
[…continua…] → Contatore commenti non disponibileConfessioni di riflesso (racconto n. 3)
Il drago che sposò la principessa (racconto n. 2)
C’era una volta… DIO! Come odiava questo inizio! Lui, Morimero De Pascali lettore di favole di professione, era annoiato di sorbirsi sempre quella frase malefica. No, perché poi lo sapeva come andava a finire. E le principesse sdolcinate, e i draghi che venivano uccisi dal fiero cavaliere (insomma! Poveri draghi!). Non capiva proprio perché i bambini non potessero apprezzare chessò, una principessa che se ne va al concerto degli Arcade Fire o un “fiero condottiero” che, invece della scomoda e pesante armatura, vestisse un bell’abito di D&G. Poi vacci a sconfiggere un drago con un abito che ti è costato un occhio della testa! Insomma, Morimero De Pascali lettore di favole di professione, era stufo e arcistufo. E proprio quel giorno, circondato da tanta stufaggine, decise che avrebbe cambiato il corso della storia. Prese in mano un quaderno e una penna e…
[…continua…] → Contatore commenti non disponibileSleeping Humanity (robospunto)
“[…] si tratta degli esseri forse più strani. Ci siamo già dilungati ampiamente, con gran spreco di bit, sul concetto di ’essere’, nell’introduzione a questo capitolo. La cosa forse più straordinaria, comunque, è che, ciclicamente, cadono in una condizione simile allo stand-by, che loro chiamano ‘sonno’.
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