Augurio 2022
Ci sono i giorni in cui il tempo non basta, culle di nuove idee e progetti, crocevia di cose da fare, da scoprire, da assorbire, in cui più che ore sembrano metèore. E quelli che si trascinano, inerti, finché te ne vai a letto a fatica, e delle tante cose che pure dovevano esserci… è triste constatare di non ricordarne neppure una.
Ecco, l’unico augurio - per me, per voi se in qualche modo vi ci ritrovate - è che il computo finale, la sensazione complessiva, sia sempre più a favore dei primi, e sempre meno dei secondi. È, a suo modo, qualcosa di ancora prima della serenità.
E, nonostante tutto, è una sensazione a cui mi sento più vicino, anche solo rispetto a sei mesi fa.
Per il resto - il bene, il bello che arriva come vuole - c’è la filosofia che si è imposta negli anni: finché non succede, non è successo. E la paura che non duri non basterà certo un anno a mandarla via.
Tutto qui.
Poi non voglio essere troppo ottimista eh, si può sempre morire domani! 😸
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