E… musica maestro!
Capita anche a voi di avere una canzone portante per tutta la giornata? Immagino di sì. A me succede quasi sempre. Mi sveglio, la mattina o anche in piena notte, e il ritmo o le parole sono già lì, e raramente se ne vanno prima di sera.
…cerchi sempre ciò che ti è lontano,
dopo dici: “tutto è relativo”;
ma l’ironia e il dolor dicono invano
che sei certo solo di esser vivo…
…ovvero l’estrazione odierna. Alcune sono anche una buona cartina tornasole per l’umore generale: “Fischia il vento” o “Mia dolce rivoluzionaria” dei Modena City Ramblers, al di là dei contenuti politici, segnano sempre giorni ad alta energia, quando non proprio di allegria, pur immotivata; “Se ti tagliassero a pezzetti” di De André, o “Agnese” di Graziani, d’altronde, be’… “così gratis come la tristezza” riassume bene, mi sa.
Sono solo quattro esempi, ovviamente. Anche se riconosco mestamente che la maggior parte dei restanti ricade nella seconda categoria. O, come dicevo a un’amica una volta, è triste anche solo accorgermi di quante poche canzoni conosca, che parlano di amori felici.
Certo, è difficile determinare se sia il brano a influenzare l’umore, o viceversa. Col passare delle ore può diventare anche un modo per non pensare, per evitare la trappola di elucubrazioni mentali circolari. Per “trovare voci che zittiscano altre voci: voci più forti”, per citare un’altra amica che scrive spesso passi bellissimi.
Anche per questo, quando entro in loop con una canzone, mi chiedo davvero se la possibilità di fare replay ci abbia salvato o fregato di brutto.
Poi mi dico che non ha nessuna importanza. E ripremo il tasto play.
Output by Album at 10:30:42