Giorni di nebbia e fuoco acceso
Certo, lo so, fuori è primavera. Eppure la sensazione è di giorni così, di tempo che trascorre opaco, attutito. Frammenti di realtà esterne, vetri di finestre rotte che piovono dentro, con cui è un attimo tagliarsi. E libri. Nuovi libri in cui rifugiarsi come davanti a un fuoco acceso, storie in cui perdersi assorbiti in altre vite. Per dimenticare tutto il resto.
Dormo male dal cambio dell’ora; pensieri soliti, mai stanchi di avvitarsi. E ho cercato di risolvere così.
Per fortuna, finora ho scelto bene. “La leggenda del vento”, di Stephen King, è per certi versi tutto questo: una leggenda raccontata per conforto all’interno di un’altra storia, narrata a sua volta davanti a un fuoco, mentre si attende che fuori si plachi la tempesta.
E ieri mattina ho iniziato “IT”.
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