Il vero complotto di Trump
Ma quale QAnon, ma quale Capitol Hill! Ve lo svelerò io, qual è il VERO complotto di Trump.
Dovete sapere dunque che, un tre o quattro anni fa, andai a mangiare - e con molta soddisfazione - a un ristorante messicano.
Nome messicano, arredamento messicano, menu apparentemente molto messicano. Prezzi non saprei, mai stato in Messico, dove peraltro ho come il sospetto non paghino in Euro.
E’ poi successo che, da settembre, capiti settimanalmente in quei dintorni, per via delle sedute di logopedia. Le quali terminano verso mezzogiorno, orario che, si sa, predispone a indulgenze dietetiche e generosi slanci al sostentamento proprio e altrui (inteso come contributo al settore della ristorazione).
Avrete immaginato dove sto andando a parare…
Inizialmente, causa orari soltanto serali, l’opzione “messicano” non era praticabile. Ma poco male: prima fu il turno di un sushi giapponese, poi, mentre aumentavano le restrizioni da COVID, toccò per un paio di volte a un ristorante indiano… infine, chiusura totale, e mesto ritorno a casa.
In un breve, timido periodo di riapertura, si è scoperto che il bramato angolo d’America aveva ora optato per gli orari del pranzo: il giovedì, il venerdì e il sabato.
Naturalmente, le sedute di logopedia sono quasi sempre di mercoledì. E quando non lo sono state, ça va sans dire, era (è) di nuovo periodo di serrate.
Eccololì, il vero gomblotto di Trump. E ai miei danni, per giunta! -.-'
E tutto perché, guardando anni fa un menu messicano su Just Eat, scoprii che avevano un “hamburger Trump”… così chiamato, probabilmente (mi divertì assai ipotizzarlo), a causa di un preciso ingrediente, l’ingrediente distintivo: del “maiale sfilacciato”.
Delle tante che devono averti detto, questa ti mancava, Donald, di’ la verità.
Ora fammi mangiare in pace, però!
Torno a scrivere qui, dopo un lungo periodo. Fatto soprattutto di lontananza dai social, solitudine quotidiana, invisibilità, elucubrazioni poco edificanti e ricerca di input. Potevo riprendere con una mattonata, sotto “Riflessioni e depressioni”; ho deciso (come tante altre volte) per una cazzata, neppure scritta granché bene. E poi si vedrà 🙂
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