The LEGO case
Retrofuturo, anno 2000 d.C. (*): piccole comunità di uomini e mutanti, divisi fra la casta dei maghi e quella dei soldati, sopravvivono raccolte attorno alle Grandi Macchine degli Antichi - che garantiscono cibo, energia e comunicazioni -, proteggendole e prendendosene cura coi pochi mezzi rimasti.
Sì insomma, nel week-end, mentre riguardavo “Il dottor Stranamore - Ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la bomba”, nell’ottica della riorganizzazione scrivania, ho costruito un telaio in LEGO per un micro-computer Linux (Raspberry Pi 4), che altrimenti se ne sarebbe andato a spasso tirato da una marea di cavi (qui assente). Il risultato, fra il balcone merlato con arciere, dispositivi arcani, antenne e tubature varie, ha un aspetto abbastanza surreale, quasi inquietante. Anche perché il mago dal colorito verdastro (probabilmente uno zombi), arrampicato sulla scala del retro, è con ogni evidenza un apprendista condannato alle pulizie. E tutti sappiamo cosa potrebbe significare 😁
Ah, colori a casaccio, ça va sans dire.
Lo so, non ho un cazzo da fare. Però, come disse qualcuno una volta, almeno lo faccio bene! 😂
(*): la C. non sta per Cristo 😜
Output by Album at 21:07:42 | 12:17:17